martedì 23 aprile 2013

Super nonna!

Gabriele ha una super nonna e quindi io ho una super mamma...

E' super perché forte e decisa
E' super perché altruista e caritatevole
E' super perché ha una soluzione per tutto ed è sempre a portata di mano
E' super perché sempre presente con discrezione
E' super perché ha cresciuto me, mio fratello e mia sorella, con amore e sacrificio (questo lo dico io ora che sono mamma)
E' super perché per lei i figli sono tutti uguali (anche noi figlie diciamo che il figlio maschio è più uguale)
E' super perché ha una pelle liscia come una pesca e compra le creme antirughe anche per me
E' super perché alta 1 metro e 43 cm e questo non le ha mai impedito di fare qualcosa (sue parole!)
E' super perché sa sempre come cavarsela in ogni situazione
E' super perché è un'ottima cuoca (e mi ha insegnato a fare la pastiera più buona di Napoli, a detta di molti romani)
E' super perché mi aiuta come può anche se abita lontano da me
E' super perché corre qui a Roma quando Gabriele sta male e Maurizio ed io non possiamo assentarci da lavoro. La tarantella in genere è questa: mi chiamano da scuola perché Gabriele ha la congiuntivite, o il cagotto,o  il vomito, o la febbre e vado subito a prenderlo (e mi complimento con se stessa per la giusta scelta del nido vicino all'ufficio) e nel frattempo chiamo la nonna che mi dice fammi sapere. Quel fammi sapere si traduce poi in organizzare nonno e terzogenita a Napoli, preparare la valigetta e prendere il treno per arrivare in serata Roma
E' super perché riesce a star dietro ad un birbante di 19 mesi che quando non la vede riconosce le sue pantofole bianche e dice nonna e quando lei entra dalla porta l'abbraccia forte forte
E' super perchè gioca a nascondino e acchiapparella con Gabriele
E' super perché non le ho mai sentito dire sono stanca
E' super perché ha 68 anni e riesce a fare tutto questo

Ti voglio bene mamma. Spero di diventare mamma un  pò come te.

mercoledì 10 aprile 2013

Una giornata strana

Sarà stata la notte insonne o la preoccupazione per lo stato di salute del piccolo ma ieri la mamma era proprio strana e riflettendo oggi su come si è comportata direi che è stata proprio pessima.
La giornata di ieri è iniziata benino alle 7 circa. Il piccolo che si è lamentato tutta la notte sfociando talvolta in pianti improvvisi, sembra stare bene dopo l'antinfiammatorio. Mamma chiama il pediatra e spiega la situazione dell'orecchio completamente invaso da siero ambrato ed il pediatra chiede di vederlo nella mattina stessa. Allora ci siamo vestiti, abbiamo giocato, e non abbiamo dormito, mamma ha fatto qualche pulizia (o meglio ha cercato di fare ma il risultato è stato creare più confusione), abbiamo pranzato e poi siamo usciti per andare dal nostro pediatra. Ore 12:30. Per strada il piccolo si è addormentato ma mamma l'ha dovuto svegliare dopo 15 minuti perché è il nostro turno. Diagnosi: otite sierosa sinistra. Cura: antinfiammatorio per tre giorni. Ore 13:15. Sulla via del ritorno ci siamo fermati al supermercato per fare un pò di spesa e poi siamo rientrati a casa. Ore 14. Mamma prepara il piccolo per il sonnellino pomeridiano, gli toglie le scarpine, gli canta una canzoncina mentre lo porta in stanza e lo poggia nella culla. Iniziano pianti ed urla, Gabriele non ne vuole sapere di dormire. Allora mamma si poggia sul letto accanto a lui per farlo calmare ma lui nulla, la, la, la continua a fare e con l'indice indica il lettone. Mamma lo prende e lo porta a se ma lui continua ad agitarsi, a piagnucolare e dimenarsi e ora con  ambè dice che vuole vedere il video di The Lion Sleeps Tonight (ambè=A-weema-weh). Mamma lo poggia nuovamente nella culla per prende il tablet e lui inizia un pianto isterico e quando lei gli porge il tablet con il video già iniziato il piccolo lo prende, si alza in piedi e lo scaraventa già dal lettino. Ore 14:30. Mamma ora è un pò adirata, gli urla qualcosa che lo fa piangere ancora più insistentemente e va via in cucina a mangiare una frittata gelata che ha preparato (fortunatamente) prima di andare dal pediatra. Il piccolo intanto continua a piangere ma lei sembra non curarsi di questa cosa e rassetta casa cercando di fare ordine tra la confusione che aveva creato la mattina ma anche per non sentire poi del tutto sprecato il giorno di ferie che ha dovuto prendere in ufficio. Nel frattempo pensa, cerca e trova la soluzione per i giorni a seguire in cui il piccolo deve rimanere a casa: la zia E. corre da Napoli in nostro soccorso. GRAZIE ZIA E.!!! Ore 14:50. Gabriele continua a piangere e poiché lei non ce la fa più a sentirlo va a prenderlo, gli fa due coccole per il senso di colpa e gli mette le scarpine. Gabriele non ha mai avuto voglia di dormire ed è ora tranquillo che gironzola per casa. Giocano insieme sul divano al puzzle di legno, alla torre di cubi, leggono un libro. Più volte lei cerca di tenerlo in braccio cullandolo ma lui si dimena e scende. Ore 16:30. Il papà invia un messaggio per dire che sta arrivando, mamma è felice, Gabriele sbadiglia, sbadiglia, sbadiglia. Fa gnnn (verso del maiale) e mamma accende la televisione per vedere Peppa Pig (10 minuti li possiamo concedere!) allora lui siede accanto a lei che lo abbraccia sul divano e pian piano crolla in un sonno tanto profondo che inizia a russare... Anche mamma si lascia andare e dome insieme a lui ma solo per poco perché poi papà apre la porta e lei è tanto felice di vederlo. Ore 17:15. Gabriele viene portato da papà nella culla e mamma racconta la strana giornata e del suo cattivo modo di comportarsi.

Morale della favola (che tanto favola non è)
Non ho capito che Gabriele forse piangeva perché era insofferente per il suo orecchio anche se aveva preso l'antidolorifico.
Non ho capito che Gabriele andava trattato con dolcezza e coccolato invece di urlagli e mettermi contro. Non ho capito che se anche Gabriele piangeva per capriccio e per farmi dispetto io avrei dovuto assecondarlo perché ero a casa per prendermi cura di lui.
In definitiva non sono stata capace di avere pazienza in condizioni di estrema stanchezza e devo educarmi affinché questo non avvenga più.

Ti amo mio piccolo cucciolo.