venerdì 31 maggio 2013

Come scegliere i 'Primi Libri'


Da mamma che cerca di educare alla lettura il suo piccino mi sono sempre chiesta in base a quali caratteristiche avrei dovuto scegliere i libri per Gabriele durante le fasi della sua crescita. Oggi Gabriele ha 20 mesi e ciò che finora ha guidato la scelta dei libri che ho acquistato è:
  • libri cartonati perché robusti e resistenti, un bimbo piccolo non riesce a controllare la sua forza
  • libri con poche figure in ogni pagina in modo da far soffermare Gabriele su un singolo soggetto 
  • libri dai colori vivaci per attrarre l'attenzione
  • libri sonori per associare un suono alle immagini, il nostro preferito è quello della fattoria
  • libri con cd per ascoltare quello che vediamo e imparare filastrocche e canzoncine
  • istinto materno :)
ma seguo anche le indicazioni sul sito Nati per Leggere.

Oggi, con grande piacere, trovo delle linee guida per la scelta dei primi libri nel progetto Il mio Primo Libro, di Luigi Paladin, scritte come se a parlare fosse il bambino. 
Ed ecco come dovrebbero essere i primi libri:
  1. Un libro sicuro così non mi faccio male e posso tenerlo con me anche quando la mamma non c’è 
  2. Un libro maneggevole e resistente così riesco ad aprire e chiudere le pagine con le mie manine
  3. Un libro facile da pulire e con chiare informazioni d'uso così anche se si sporca mamma e papà leggono di cosa è fatto e capiscono come va pulito
  4. Un libro con tante illustrazioni quelli che preferisco hanno figure ben definite, colori vivaci, ma mi piacciono anche i toni delicati
  5. Un libro a forma di libro così posso diventare un vero lettore come mamma e papà
  6. Un libro con le cose a me vicine così posso rivederle e scoprirne tante altre
  7. Un libro con le azioni che fanno tutti i bambini così posso farle anch'io e raccontarle al mio orsetto
  8. Un libro che lasci il segno così mi verrà voglia di leggere anche da solo tanti libri
  9. Un libro con piccole storie così posso entrare nel mondo magico, sognare e dormire felice
  10. Un libro che faccia sorridere così ci divertiamo quando lo leggiamo insieme 

Dalla mia piccola esperienza trovo queste indicazioni tutte validissime!

martedì 28 maggio 2013

Sincerità



...
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all'eternità
...                                [Sincerità - Arisa]




Queste alcune frasi tratte della canzone Sincerità che Arisa rivolge al suo amato ma che trovo siano vere in tutti i tipi di relazione tra due persone che vogliono fare insieme un percorso di vita. In una relazione sana tra due amici, affinché duri nel tempo, non è necessaria sincerità?!?!?
Eppure non è così o meglio nella maggior parte dei casi non è così. Allora tu ci caschi una volta ma poiché, in genere, sei una persona che si fida ci ricaschi di nuovo e poi dai fiducia un'altra volta ancora ma ti succedere nuovamente.

Questa volta però le premesse erano buone, abbiamo condiviso tanto della nostra vita pre e post matrimoniale e poi, con la nascita dei nostri bimbi, le esperienze da mamma e da papà. Il nostro legame si è rafforzato per un tragico evento ma siamo stati felici di aprire la nostra casa e il nostro cuore, di condividere idee e pensieri. In effetti noi Napoletani siamo così!
Dall'altro lato tanta disponibilità ma fino ad un certo punto, tante cose dette ma anche non tutte, tante facce buone ma mai contrariate - se sei amico condividi anche quello! - tanta sete di sapere... Tutte queste le ho sempre attribuite alla personalità, al modo di essere e di porsi nei confronti della vita, c'è chi si pone in modo positivo e partecipe e chi invece subisce, non prende mai posizione, resta in silenzio e con il capo chino segue il gregge facendosi trasportare dagli eventi della vita.
Ma poi arriva la mazzata, una cosa non detta che fa male, molto male. Ti senti ferita e delusa, ti viene un senso di nausea che davvero ti senti di vomitare e capisci che tutto quello che hai costruito è sparito, è finito, è distrutto.

Vela allentata! Virare a dritta!

Sono certa però di una cosa, che non c'è stata cattiveria... è in linea con il modo di comportarsi, ma a volte è necessario fare un passo in più per correggere dei nostri atteggiamenti sbagliati soprattutto se possono far male ad un amico.

lunedì 27 maggio 2013

Amo chi legge... e Lindo Porcello di Éric Battut


Lindo Porcello è un albo per bambini piccini, cartonato, quadrato e dai bordi arrotondati scritto da Éric Battut, edito da Bohem Press Italia, che vince la prima edizione 2010 di Nati per Leggere per la sezione Libri in Cantiere.

Lindo Porcello è un maialino di un rosa tenue come la pelle di Gabriele  ma ha anche i suoi stessi occhietti vispi e la sua coda a ricciolo è uguale ai ricciolini biondi del mio piccolo.
A prima mattina Lindo Porcello è tutto bello pulito ed inizia la sua giornata piena di attività: mangia la torta, dipinge, gioca con la sabbia e va in bicicletta... ed ecco che si sporca tutto con marmellata, pittura, sabbia e fango!


Ma poi viene la sera, la mamma gli fa il bagnetto e lui ritorna tutto lindo e profumato.


Ma non è la quotidianità di tutti i bambini? Questo è il motivo per cui l'ho acquistato, un modo per descrivere quella routine di cui i bimbi hanno bisogno per essere sereni, un modo per scandire il tempo, quello della pappa, quello del gioco e del divertimento, quello magico del bagnetto prima della nanna...

E il nostro Lindo Porcello, ancora in ottimo stato, è stato il dono di Gabriele alla biblioteca di quartiere per il progetto Amo chi legge...
Ed ecco il mio cucciolo che corre veloce verso la biblioteca, aspetta impaziente  il suo turno, porge il libro ad una bimba che è davanti a noi nel passeggino ma poi questa glielo restituisce (poteva essere un modo diverso di interpretare il progetto).





Ora è il nostro turno, Gabriele porge il libro alla bibliotecaria che dolcemente lo ringrazia ed ecco che il nostro Lindo Porcello ora è di tutti i bimbi del quartiere!


venerdì 24 maggio 2013

Amo chi legge...

Amo chi legge... e gli regalo un libro è il progetto che promuove la lettura dei libri per ragazzi e che si sta svolgendo in tutta Italia da 23 al 27 maggio nell'ambito de Il Maggio dei Libri. Date le bassissime statistiche di libri nuovi disponibili per studente nelle biblioteche scolastiche,  l'Associazione Italiana Editori (AIE) ha deciso di sposare e ampliare il progetto della casa editrice Sinnos  I Libri? Spediamoli a scuola!, promuovendo questo nuovo progetto che coinvolge tutta la filiera del libro ovvero scuole, librerie e biblioteche pubbliche.

La lista I 100 libri imperdibili per ragazzi, stilata da AIE, AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Nati per leggere, viene considerata da editori e bibliotecari fondamentale all'interno di una biblioteca per ragazzi sia pubblica che scolastica. Questa lista è punto di partenza per scuole e biblioteche, che aderiscono al progetto, per definire una propria lista di libri desiderati per arricchire l'offerta ai propri lettori.

Gli attori del progetto, oltre agli editori, siamo NOI con i nostri figli e quindi anche il mio Gabriele, piccolo lettore, può, anzi deve, partecipare nella sua città: Roma.

E' possibile fare la ricerca delle biblioteche, scuole e librerie che aderiscono al progetto Amo chi legge... nella propria città da questo link. Con un pò di rammarico non ho però trovato le Biblioteche di Roma come aderenti al progetto forse perché contano tanti volumi e quindi non hanno bisogno di donazioni. Ho comunque chiesto informazioni inviando una mail e mi hanno prontamente risposto che la partecipazione di Biblioteche di Roma (in particolare della Biblioteca Europea) all'iniziativa dell’AIE ha come destinazione la Biblioteca di Lampedusa per bambini italiani e bambini migranti in quanto rientra nel progetto internazionale Libri senza parole. Destinazione Lampedusa
Per aderire ad Amo chi legge... nella città di Roma è necessario acquistare presso la libreria Arion Esposizioni (questa mi viene indicata nella mail ma forse in tutto il circuito Arion Roma) libri per ragazzi e questi arriveranno direttamente a Lampedusa!
Ma non solo... a Roma ci sono 7 biblioteche scolastiche - di cui una è quella del nido del carcere di Rebibbia - che chiedono il nostro contributo, ognuna di esse è gemellata con una libreria e quindi è sufficiente recarsi in una di queste librerie, acquistare un libro per ragazzi presente nella lista della scuola e questo gli sarà recapitato direttamente. Bello no?

Inoltre, per festeggiare Il Maggio dei Libri, dal 23 al 27 maggio è possibile usufruire di uno sconto del 20% in tutte le librerie non solo sui titoli per ragazzi.

E se vogliamo partecipare al progetto Amo chi legge... ma non abbiamo nelle vicinanze una libreria gemellata con una scuola o una biblioteca? Spazio alla fantasia con l'obiettivo di diffondere la lettura dei libri tra i bambini e ragazzi!!!

Noi lo abbiamo fatto così!

martedì 21 maggio 2013

Chicche di quotidianità - Come la coperta di Linus

Sono in cucina che preparo la cena e sento Gabriele che ride a crepapelle e il papà che dice non mi tirare non mi tirare non mi tirare....



Gabriele ha trascinato il papà dalla stanzetta al soggiorno come Linus fa con la sua coperta... c'è solo un bel pò di differenza di peso!

lunedì 20 maggio 2013

Stirare tutto in 35 minuti alla settimana

Come mamma lavoratrice trovo sempre difficile dedicarmi alle faccende domestiche, da una parte per l'effettiva mancanza di tempo poiché lavorando a tempo pieno non sono mai a casa prima delle 18 ma soprattutto perché penso sia proprio tempo sprecato!
Poiché però alcune cose vanno fatte per forza ecco allora che sperimento ed escogito trucchi per fare tutto in modo decente nel meno tempo possibile. Da premettere che se è possibile svincolarsi e affidare ad altri la gestione della casa meglio così, si guadagna tempo e salute. Nel mio caso sono ancora io ad occuparmi di tutto in casa e quindi mi ingegno come posso.

Stirare è forse la cosa più odiata tra le faccende domestiche ed ho trovato diversi post in cui addirittura si spiega come smettere di stirare. Io non ce la faccio, sarà che sono una maniaca dell'ordine (solo per gli indumenti!) ma sono una di quelle che stira tutto tranne mutande e calzini, il resto passa tutto sotto il ferro. In famiglia siamo in tre e con il piccolo a cui è necessario almeno un cambio al giorno, non faccio mai meno di 3-4 lavatrici alla settimana.
Stiro una sola volta alla settimana e in 35 max. 45 minuti riesco a finire tutti i panni. Non dedico più tempo perché penso non ne valga la pena, appena indossata una camicia, una maglietta o un pantalone si sgualcisce, e poi ho ben altro da fare!

Le mie regole per stirare velocemente sono poche e semplici e la prima, fondamentale, è dotarsi di un ferro con caldaia esterna a vapore e utilizzare tanto vapore durante la stiratura. Mentre il ferro raggiunge la temperatura suddividere gli indumenti nelle diverse tipologie (magliette, camicie, pantaloni, asciugamani, vestiti piccolo, ...) questo aiuta a velocizzare la stiratura come in una catena di montaggio dove la divisione dei compiti in un'unica mansione specifica da ripetere ininterrottamente aumenta notevolmente la produzione. Piegare asciugamani, strofinacci,  tovaglie e lenzuola - mi viene da chiamarle cose quadrate - così come vengono riposte nel cassetto perché è sufficiente stirarle con tanto vapore solo alle due superfici  (per tovaglie e lenzuola stiro anche la superficie interna). Piegare mutande e accoppiare calzini, non uso stirarli e quindi li ripongo direttamente.
Ora il ferro è pronto, inizio a stirare le cose quadrate, semplici e voluminose, e i vestiti del piccolo. Sono trascorsi 10 minuti, e mi sembra di essere già a metà del lavoro! Prima di continuare ripongo quanto stirato nelle relative stanze, non nei cassetti dove è necessario attende qualche ora, per allontanarmi da tutto questo vapore... Poi passo a stirare magliette e pantaloni ed altri 15 minuti sono passati. Ora tocca alle camicie che vanno stirate bene... ho cronometrato che ci vogliono 3 minuti per stirare una camicia e 1-2 per piegarla - a casa nostra le camicie del papà vanno piegate mentre le mie no.
La variabilità del tempo dedicata all'attività dipende molto da numero di camicie da stirare ma assicuro che in 35 minuti si stira tutto quanto, massimo 45 minuti se ci sono più camicie...
Ahh dimenticavo di dire che il tempo parte da quando il ferro è pronto ad essere utilizzato o meglio dal primo getto di vapore! Provare per credere!

domenica 19 maggio 2013

Scatola portagiochi

E' da un pò di tempo che volevo trovare un contenitore per i binari del primo trenino in legno di Gabriele e per i pezzi della pista lunare per evitare di trovarli sempre in giro sparsi per casa e doverli cercare a destra e sinistra quando dobbiamo giocare.

Oggi, approfittando che il papà ha preparato il pranzo, ho riciclato una scatola di fette biscottate decorandola con carta da regalo. Ecco il risultato:




Per realizzarla ho utilizzato:
  • scatola
  • foglio carta da regalo
  • colla vinilica, pennello e forbici

Una volta ricoperta la scatola con la carta regalo e fatta asciugare per circa un'ora, per renderla lucida e creare un film protettivo per la carta l'ho spennellata nuovamente con la colla diluita con acqua.

Semplice e veloce questa scatola può anche essere utilizzata come confezione regalo utilizzando la carta più idonea all'occasione.

mercoledì 15 maggio 2013

Io mamma in 'La mamma' di F.Sanna




Per la festa della mamma ci siamo regalati La mamma di Alessandro Sanna della collana per piccolissimi Ullallà di Emme Edizioni. Si tratta di un libro cartonato dai bordi arrotondati dove diverse coppie di animali madre-figlio si susseguono tra le pagine bianche, che fanno risaltare la scena, compiendo i gesti affettuosi di mamma nei confronti dei loro piccini.
Il testo, come per tutti i libri per bambini, è minimo - ma si sa che a loro bastano le immagini per spaziare nel mondo della fantasia (come sarebbe bello se fosse così anche per noi 'grandi'!!!) - ma chiaro e profondo.
Il tutto è corredato da un gioco di pagine con i buchi e quindi in una prima pagina si vede solo la mamma con  un buco nelle pancia, richiamo della gestazione, attraverso il quale si intravede il piccolo e nella seconda pagina si vede il profilo o un particolare della mamma ed il figlio che si guardano o toccano con una dolcezza e delicatezza tale che solo un amore mamma-figlio permette.

Ed ecco che mi immedesimo in tutte queste mamme e mi ritorna alla mente il mio essere mamma.


Come la mamma orso... quando Gabriele era neonato stavo ore ad annusarlo per sentire il suo profumo di latte, ora lo annuso per il profumo della sua pelle quando si sveglia al mattino, quando lo rivedo dopo l'asilo, quando va a dormire dopo il bagnetto e... gli annuso il sederino per capire se...




Come la mamma zebra... quante volte resto immobile a guardarlo mentre dorme contemplando il suo essere e quante volte mi sono persa nel suo sguardo...




Come la mamma lupo... ascolto il suo respiro nella notte, ascolto i suoi gesti che mi vogliono dire qualcosa, ascolto le sue parole non parole per interpretare quello che vuole...





Proprio come la leonessa, penso a quando bagno il mio dito con la saliva per eliminargli i residui di cibo se non ho a disposizione altro...



Come la mamma scimmia... lo prendo sempre, mi piace tenere in braccio Gabriele e coccolarlo. Quando era piccolo, ed ero a casa con lui tutto il giorno, non mi sono mai privata di prenderlo in braccio perché 'prende il vizio!', mi dicevo che qui momenti non sarebbero più ritornati... ed è verissimo!
E gli predo la mano, la sera, dal suo lettino per farlo addormentare (e a volte mi addormento anch'io).


Come la mamma pipistrello nel cui ventre si vede nitido il suo piccolo... ho sognato il mio cucciolo da sempre, ancor prima che nascesse, ed ora è nella mia vita così come nei miei sogni, anche quelli ad occhi aperti dove immagino la nostra vita insieme fino al giorno in cui da solo spiccherà il volo...




domenica 12 maggio 2013

Festa della mamma

Per la festa della mamma quest'anno ho ricevuto ben due regali.

Ecco il primo che il mio cucciolo ha fatto al nido:


Un cuore di pasta di sale con l'impronta della sua manina destra (altro che impronta digitale!!!) ed il suo nome.

E poi c'è quello che ha creato il papà...


Un vaso con un bellissimo tulipano, il mio fiore preferito, di pannolenci su un cartoncino azzurro.

Non sono bellissimi?!?!?

Auguri a tutte le mamme ed ai loro bambini grazie ai quali vivono il bellissimo dono della maternità.
E tanti auguri alla MIA mamma.

venerdì 10 maggio 2013

La festa delle rose all'asilo

All'asilo per la festa della rosa (nome alternativo della festa della mamma), in cui abbiamo terminato il nostro ArtBook BAF, ho visto Gabriele nel suo altro mondo e sono rimasta meravigliata alle scene a cui ho assistito e dai racconti delle educatrici.


Scena 1: due bambine giocano con un grande barattolo di latta e dal foro praticato sul coperchio infilano dei tappi di omogeneizzato (bel gioco da creare in casa), Gabriele si avvicina, prende il barattolo e lo porta via per giocare da solo.
E' un prepotente?









Scena 2: D. un altro bimbo dell'asilo si avvicina a lui per giocare insieme (le educatrici mi dicono che D. cerca sempre Gabriele) prendendo un tappo, Gabriele lo strattona allontanandolo con una mano sulla spalla. Lo riprendo e l'educatrice mi dice che è da un pò di giorni che Gabriele inizia a difendersi.
E' un violento?




Scena 3: ancora D. che ora è vicino al porcospino BAF incuriosito dell'oggetto. Gabriele si avvicina da dietro, gli prende le orecchie con entrambe le mani, inizia a girarle (come fa con me!!!) e avvicina la testa di D. come per mo te do na capocciata allora intervengo dolcemente no a mamma, fai caro a D., dai il bacino e lui.. con una mano accarezza l'orecchio di D. e si avvicina alla sua testa dandogli un bacio. E' dottor jekyll o mister hyde?



E' stato fantastico starare insieme a lui nel suo altro mondo dove io mamma sono esclusa e mi rammarico per tutte le cose che sto perdendo...

ArtBook e il porcospino BAF


Per il progetto ArtBook, proposto all'asilo di Gabriele e iniziato con la festa di carnevale, sono lieta di presentarvi il porcospino BAF!



Materiale:

  • giornalino fumetti (preso a casa di un cuginetto)
  • cartoncino (riciclato da una confezioni di body)
  • stuzzicadenti per spiedini (li avevamo in casa)
  • mollettine di legno (riciclo di pacchi regalo/bomboniere)
  • colla vinilica, forbici e pennarello nero


Il porcospino portacarte si realizza ripiegando una ad una le pagine del giornalino, gli occhi sono stati creati con un cartoncino bianco utilizzato anche per la base. Completato è stato arricchito di mollettine, montate su stuzzicadenti da cucina, per diventare anche portafoto :)

Il tema su cui siamo stati chiamati ad esprimere la nostra creatività è Il rapporto Bambino Futuro e Ambiente (da qui il nome BAF anche se avrei dovuto chiamarlo BFA :S).
Mentre è chiaro il significato della parola Bambino e Futuro, ho indagato sul significato della parola AmbienteIl termine italiano Ambiente deriva dal latino ambiens, -entis, participio presente del verbo ambire, che significa andare intorno, circondare. Il prefisso amb-, simile al greco amphi, indica un percorso circolare: tutt’intorno, in tondo, da ambo i lati.
In ecologia si definisce ambiente l’insieme dei fattori esterni a un organismo che ne influenzano la vita. In senso più ampio, il termine viene anche inteso come il complesso degli elementi naturali (la flora, la fauna, il paesaggio) e delle risorse che circondano un determinato organismo e, in particolare, gli esseri umani.

Il porcospino richiama l’idea di circolarità dell'ambiente e del suo rispetto con il riuso e riciclo del materiale con cui è stato realizzato. Il bambino è il mio piccolo Gabriele fotografato nei due ambienti a lui più familiari: la sua casa e l'asilo. Il futuro è rappresentato con un immagine di pale eoliche perché credo che le energie rinnovabili sono fondamentali per uno sviluppo sostenibile.



martedì 7 maggio 2013

Chicche di quotidianità - La chitarra

Insieme nella stanzetta per un pò di gioco con Gabriele. Papà prende la chitarra, la agita per tirar fuori tutto quello che Gabriele ha messo nella cassa armonica e poi inizia ad accordarla. Ovviamente Gabriele si fionda vicino a lui ed io sento Dai a papà, se dici plettro domani non ti mando a scuola!
All'udire queste parole non ho potuto fare a meno di ridere perché Gabriele ha ancora un vocabolario ridottissimo (per lui acqua è ancora A) e dirigermi silenziosa alla stanza:


Cosa cantano? I due liocorni, ovviamente!