sabato 22 giugno 2013

Cuscino allattamento (ma non solo) fai da te

Mi piace molto cucire a macchina e creare piccole cose utili, a volte anche copiando qualcosa che ho visto, ma il cui risultato è bello perché completamente home made!

Per la nascita di Eleonora, la mia prima nipotina, ho creato un cuscino per l'allattamento come quello che ho ricevuto in regalo per Gabriele.

Il materiale:
  • imbottitura per cuscini 
  • tessuto per fodera (ho riciclato un lenzuolo di tela del corredo di mia madre)
  • tessuto per federa
  • chiusura lampo o nastro a strappo
Il cuscino di Gabriele non aveva la fodera quindi quando si è sporcato la prima volta ho dovuto smontarlo tutto per lavare la federa. A quel punto ho creato la fodera sempre con lo stesso lenzuolo di tela, fresco e 'di famiglia'. In quel lenzuolo c'è la storia della nostra famiglia perché fa parte del corredo di nozze che la nonna ha preparato per mamma. E' uno di quei lenzuoli di tela rigidi e ruvidi, che mamma ha ereditato anche dal corredo delle sue sorelle a cui non piacevano, originariamente di colore giallognolo e diventato morbido e bianco dopo i ripetuti lavaggi. In quei lenzuoli siamo stati concepiti. In quei lenzuoli da piccoli venivamo adagiati dopo il bagno per essere asciugati meglio e ancora ricordo quella sensazione di fresco.
Mamma li usa ancora e quelli usurati in qualche punto, dopo ben 38 anni di utilizzo, non li butta ma cerca di dar loro una seconda vita. Uno lo ha dato a me per cucire dei lenzuolini freschi per il lettino di Gabriele ma era ancora lì... ed ecco che l'ho utilizzato per le fodere dei cuscini dei suoi nipotini!


fodera tagliata con bordi arrotondati
fodera cucita e riempita 
cuscino terminato

Questo cuscino è molto comodo e può avere più utilizzi:
  1. prima della nascita può sostenere la pancia della mamma quando dorme sul lato
  2. quello per cui è concepito e quindi come cuscino per l'allattamento
  3. annodato può diventare una poltroncina per il piccolo
uso come poltroncina
Gabriele sulla sua poltroncina (45 giorni)
E mentre mamma cuce il cuscino per la cuginetta, cosa fa Gabriele?!?!?! Gioca con le cose che sta usando mamma!!!!

gioca a calcio con l'imbottitura con tanto di gol gol

prende stoffa e chiusura lampo

indossa il metro come un sarto doc!

impazzisce di gioia quando vede il pedale della macchina per cucire a terra

e giustamente... lo ripone sul tavolo

per poi andare in braccio a mamma ed esplorare questa nuova cosa che vede per la prima volta!

martedì 18 giugno 2013

Benvenuta Eleonora!

Oggi il Signore ha donato alla nostra famiglia una nuova stella


Benvenuta tesoro della zia!

venerdì 14 giugno 2013

Fiocco nascita (veloce) fai da te

La mia nipotina Eleonora, per non rovinare il buon nome delle donne, si fa attendere. La data del parto era una settimana fa, l'8 giugno, ma lei proprio non ne vuole sapere!!!
Chiedo se è tutto pronto e scopro che non ha il fiocco nascita perché ancora si deve acquistare. Poiché non mi piace che abbia un fiocco standard di quelli comprati dove si deve aggiungere solo il nome, decido di crearne uno in poco tempo e con le sole cose che ho in casa visto che domani mattina si parte per Napoli per attendere Eleonora.

Giro in rete e trovo questo carinissimo fiocco nascita ma un pò laborioso per il poco tempo a mia disposizione. Prendo però spunto e da qui ho ingrandito le immagini per creare un fiocco con stoffa, pannolenci e cartoncino dove nulla è cucito ma tutto è assemblato con colla vinilica. Questo il risultato dopo due ore:



A me piace perché si può anche utilizzare come fuoriporta della sua stanzetta!

Il fiocco che ho creato per Gabriele era più elaborato perché il nome l'ho ricamato a punto a croce e solo per questo mi ci sono volute diverse ore di lavoro - ma solo perchè sono lenta :)
Poiché l'idea di preparare un ficco per il mio piccolo mi è venuta quando ormai doveva nascere, ero 5 giorni oltre la data presunta, acquistato il materiale, in due giorni ho ricamato il nome e la notte prima che nascesse, con l'aiuto di zia Tata che l'ha cucito, ho assemblato il tutto. E questo il risultato:



mercoledì 12 giugno 2013

Le associazioni mentali

Non posso ancora credere alle associazioni mentali che fa Gabriele che ha solo 20 mesi e non posso fare a meno di stupimi di quello che vedo.

L'altro giorno, come tutti i giorni, lui ed il papà mi aspettano nella papàmobile fuori l'ufficio. Esco con un collega, che frequentiamo (ma non spesso) perché anche lui ha un bimbo di soli 4 giorni più piccolo di Gabriele, che lo saluta dal finestrino. Gabriele lo guarda, gli sorride e dice Meme? con tono interrogativo, poi ripete Meme? Muu? aprendo le braccia come per dire non c'è?
Subito capisco che cerca Samuele, il suo compagno di giochi, se così si può dire visto che quando sono insieme quasi si ignorano, ma non mi spiego come riesca già a collegare le persone!

Ieri invece, sempre con la papàmobile, vengono a prendermi alla stazione del trenino e per fare in fretta siedo davanti accanto al papà invece di sedere dietro accanto a lui. Lo saluto, lui è contento di vedermi e ride ma dopo pochi metri dice nanna? nanna? Muu? Il padre ed io ci interroghiamo sul perché cerca la nonna che è andata via lo scorso fine settimana... ma il papà, più perspicace, mi dice cerca la nonna che è seduta accanto a lui quando tu sei seduta avanti! Ed è vero!!! Io siedo avanti  in macchina solo quando c'è mamma che viene qui a Roma, tutte le altre volte sono sempre dietro con lui!

E stasera che in casa della vecchina nostra vicina vede un'immagine di Padre Pio e dice nenne! No a mamma non è il nonno, ha la barba come il nonno ma è Padre Pio. E lui ripete e po.

Non me lo spiego, o forse non voglio farlo, perché dovrei rendermi conto che il mio cucciolo sta crescendo, sta diventando grande e, per me, troppo in fretta...

martedì 11 giugno 2013

Una mattina tra mamme blogger


Non mi sento ancora una vera mamma blogger ma quando ho letto dell'evento Amisuradi... blogger organizzato da a misura di mamma sul blog di Federica, dopo averle chiesto se potevo partecipare pur essendo così giovane (come blogger ovviamente!!!) non ho esitato un attimo ad iscrivermi.

Ed eccomi qui sabato mattina a villa Pamphili insieme al mio pargolo ed il suo papà che pazientemente ci ha accompagnati. E' stata l'occasione per conoscere le organizzatrici, Stefania e Giovanna di a misura di mamma che vogliono offrire un aiuto concreto alle famiglie come la ricerca della babysitter, l'organizzazione di feste con laboratori didattici, o l'organizzazione di momenti di svago per le mamme.

Ma soprattutto ho avuto l'opportunità di conoscere tutte queste mamme blogger romane e dare un volto ad alcuni blog che seguo. Ed ecco che alcune blogger che nel mondo virtuale sono spigliate e chiacchierone le vedo silenziose quasi un pò vergognose e invece altre allegre e divertenti come i loro blog.  Alcune si conoscevano già di persona, altre solo tramite i blog ed era bello sentir dire Tu sei XXX quella di YYY.
Io ero un pò in disparte, ho rivisto con piacere Federica e i suoi due bambini, e sono stata per di più ad ascoltare tutte queste nuove amiche.

E i miei due uomini? Hanno giocato e ballato insieme ad altri bambini e ai loro papà ed è stato bello stare insieme a tante persone che pur non conoscendo sembravano familiari.


A misura di mamma ha organizzato l'evento in modo impeccabile con animazione, musica e merenda per tutti. Ad ognuna di noi è stato dato un tesserino identificativo in modo che potessimo conoscerci per nome associando quello del nostro blog. Questo è il mio:



Grazie Stefania e Giovanna!

Ed ora vi presento le mie nuove amiche, ora non più solo virtuali:

  1. Federica
  2. Micaela
  3. Isabella
  4. Valentina
  5. Beatrice
  6. Patrizia
  7. Claudia
  8. Giorgia
  9. Debbie
  10. Rachele
  11. Laura
  12. Daniela
  13. Tiziana
  14. Chiara
  15. Daniela

Da oggi vi seguirò sempre!

lunedì 10 giugno 2013

Corso di cucina per lo svezzamento naturale e la sana alimentazione del bambino

Perché partecipare ad un corso sullo svezzamento naturale se Gabriele ha ormai 20 mesi ed è più che svezzato? Forse la curiosità di quel naturale e di quella sana alimentazione o forse perché mi sento di dover mettere in discussione le mie scelte sullo svezzamento. Ho sentito il bisogno di confrontarmi su una cosa ormai superata, che ho già fatto ma in modo errato o forse non del tutto corretto, ed ecco che con entusiasmo mi sono iscritta al corso.

Quando è arrivato il momento di svezzare Gabriele a 6 mesi, non ho letto libri, non ho fatto ricerche su internet, sentivo pareri diversi e talvolta discordanti tra le mamme e quindi ho fatto la scelta forse più semplice: seguire il pediatra. Tutto quello che ha detto per me è stato legge, l'ho seguito alla lettera sui modi e sui tempi di inserimento degli alimenti, li trovavo 'giusti' e non ho mai osato fare in altro modo. Cosa molto strana questo mio comportarmi da allieva ubbidiente, io che sono di indole ribelle, che cerca sempre il perché, che studia prima di fare, mi sono fidata e affidata ad una persona che sicuramente ne sa più di me in materia di bambini. Abbiamo quindi iniziato con il solo brodo vegetale, poi verdure frullare, poi liofilizzati, poi omogeneizzati. Con lo svezzamento, per far mangiare al mio piccolo cose sane, mi sono avvicinata al mondo del biologico e quindi frutta e verdura solo di stagione. Di qui le scoperte: ma come le zucchine non ci sono tutto l'anno? e nemmeno i pomodori o i peperoni?
Ora un pò di cose le ho imparate e se non prendo proprio tutto al biologico prediligo la filiera corta andando dal contadino che ha il negozietto sotto casa; anche lui non ha tutto sempre, come invece succede al supermercato, e i prodotti durano decisamente di più, indice di freschezza.
Gabriele ha sempre gradito le pappine e gli omogeneizzati ma quando ad un anno abbiamo iniziato con i pezzetti è stato tragico, non ne voleva proprio sapere, nonostante avesse già tutti i denti. Complici forse le tante gastroenteriti che ha preso da quando ha iniziato l'asilo, o forse sentire un sapore reale diverso da quello dell'omogeneizzato, ho visto il mio bimbo mangiare poco e dimagrire. Nato di 4,2 kg, Gabriele ha via via perso tutto il vantaggio che aveva ed ora è un bimbo un pò sottopeso (è al 25% percentile). Chiedevo ai dottori che mi dicevano che si sarebbe abituato pian piano e che non c'era da preoccuparsi quindi sono ritornata a omogeneizzare tutto. Gli omogeneizzati... li ho sempre acquistati, anche questi biologici, e mai fatti con il babycook che mi hanno regalato o meglio, ci ho provato, ma poiché non veniva omogeneizzato a crema come quello che compravo, Gabriele non ha mai gradito e quindi ho subito desistito. Ho deciso di non comprarli più quando ho sentito l'odore, o forse puzza, degli omogeneizzati di pesce, il giorno successivo il mio piccolo mangiava un merluzzo fresco.

Oggi Gabriele mangia tutto a pezzetti ma non è un mangione, adora il pesce e la frutta, gli piace la carne ma non ama la pasta, mangia la verdura a pezzetti da sola, non come minestra, insieme al secondo. Gli propongo sempre prima il secondo con la verdura, poi la pasta ed infine la frutta, che mangia sempre volentieri.

Da questa mia esperienza un pò traumatica sullo svezzamento ho deciso di fare un corso di cucina... meglio tardi che mai! E quindi giovedì pomeriggio fuga dall'ufficio per raggiungere il luogo del corso dalla parte opposta della città. Arrivo con leggero ritardo e trovo tante neomamme, trattandosi di corso di cucina per lo svezzamento..., alcune con bimbi piccolissimi ancora non svezzati, altre che hanno iniziato da pochissimo solo con la frutta, altre che hanno introdotto qualche alimento in più. Ognuna con la propria esperienza, con la propria diversità che ha contribuito a rendere molto piacevole il pomeriggio. Per non parlare poi della dolcezza di Maria Cristina, Ania, Arianna e Daniela che con la loro esperienza ci hanno coinvolte e trasportate in questo nuovo modo di vedere l'alimentazione e la cucina per bambini.

Il corso, organizzato dal Cesto delle Meraviglie, è articolato in tre momenti ed ha come cornice un carinissimo caffè in zona Flaminio.
La chef Maria Cristina ha introdotto il corso ed ha passato la parola ad Arianna che ha illustrato le varie teorie dello svezzamento e ha presentato la figura professionale della Doula come donna che accompagna la mamma fornendole supporto emotivo, informativo e pratico prima e dopo il parto. Mi ha colpito quando ha detto che nello svezzamento il nostro bambino è al centro e va osservato per capire quando è pronto.
Poi la parola è passata a Daniela, biologa nutrizionista, che munita di proiettore ci ha edotto sulla nuova piramide alimentare e ci ha fornito le indicazioni sul corretto bilanciamento di carboidrati, proteine e grassi. Ma ha anche parlato di latte vaccino e di quando introdurlo, quali sono i cibi da usare con moderazione e quali a rischio di reazioni allergiche.
Ed ecco che la chef Maria Cristina ci ha accompagnato nel modo del biologico e della filiera corta puntando sull'importanza della stagionalità di frutta e verdura, sulla riscoperta di legumi e cereali (chinoa, miglio, amaranto, cicerchia, ..) come base di un'alimentazione sana. Ma ci ha anche detto di osare insaporendo con spezie anche le preparazioni dei nostri bambini per una cucina unica adatta a tutta la famiglia!
E poi la chef Ania ci ha accolte in cucina, svelandoci qualche trucchetto e preparando tante cose squisite tra cui un buonissimo pesto di zucchine con cui si può condire la pasta oppure preparare delle lasagne con prosciutto e scamorza.

pesto di zucchine, lasagna al pesto di zucchine, scamorza e prosciutto,  minestra di lenticchie decorticate
l'assaggio

Dimentico i muffin che le cuoche hanno preparato per la merenda! Gioia per gli occhi, delizia per il palato sia i muffin salati con prosciutto e piselli che quelli dolci con carote e zucchero di canna integrale. Indimenticabili!

Tornata a casa, la sera stessa ho osato preparare una minestrina di zucchine tagliate a pezzetti piccoli insaporiti con cipolla e basilico e domenica è stata la volta di una coscia di tacchino, in un leggero soffritto di cipolla e carota a cui ho aggiunto due pomodorini e con il cui sugo ho condito delle pennette spolverizzando poi con del parmigiano. Il risultato? Gabriele ha gradito mangiando tutto con gusto!




lunedì 3 giugno 2013

Chicche di quotidianità - L'aerosol

L'aerosol, l'oggetto più odiato dai bambini, per tutto l'inverno è stato un complemento d'arredo del nostro soggiorno, posizionato in bella mostra sul portariviste accanto al mobile tv. L'abbiamo riposto in primavera quando le cose sembravano andar meglio ed erano quattro settimane di fila che non lo utilizzavamo. Ma ecco che con questi sbalzi di temperatura il piccolo è di nuovo tutto congestionato e quindi l'aerosol è ricomparso sabato mattina.

Gabriele non ama fare l'aerosol e, anche se abbiamo il modello più figo sul mercato che bastano solo 4-5 minuti per nebulizzare tutto, troviamo sempre molto difficile fare quest'operazione che quindi è delegata al papà di solito molto molto più paziente. Mamma prepara l'aerosol e papà convince Gabriele a farlo. In effetti nei mesi invernali ha trovato un buon sistema, ovvero due video sul tablet, mambè e lalalala (auimmauè e cappuccetto rosso), ed il gioco è fatto... era fatto perché ora il piccolo non sembra più attratto dai video e dopo il primo minuto dice baba, baba agitando la manina da sinistra verso destra. Papà prova ancora un pò, poi decide che effettivamente è basta e depone l'arma. Ma mamma non è d'accordo quindi con più convinzione, e meno garbo, prende Gabriele e lo forza a fare l'aerosol. Il piccolo però proprio non ne vuole sapere, piange e continua di dire baba, baba allora papà ritorna nel soggiorno e dice alla mamma ricordi la legge dei decrementi marginali decrescenti? Ecco io mi sono fermato a quel punto. Resto basita per poi scoppiare in una grassa risata.

Detto in parole povere esiste un punto superato il quale aggiungendo un nuovo elemento di input, io, e lasciando invariati gli altri elementi, Gabriele e l'aerosol, l'output prodotto, ossia l'obiettivo di terminare l'aerosol, diminuisce.