lunedì 18 novembre 2013

Un albo illustrato per i genitori: Che cos'è un bambino? di Beatrice Alemagna Ed. Topipittori


Ho conosciuto questo albo illustrato al corso di lettura ad alta voce a cui ho partecipato a fine settembre per la mia curiosità verso questo mondo, per capire come attirare l'attenzione del mio piccolo e imparare a scegliere i libri da proporgli. Se queste aspettative sono state superate non è argomento di questo post ma la cosa certa è che sarei stata ad ascoltare ore ed ore Alfonso Cuccurullo, formatore e narratore del progetto Nati per leggere, che ha letto, come dice lui a bassa voce, gli albi illustrati del suo repertorio.

Inizia la lettura di questo albo che è rivolto verso di noi ascoltatori in modo che possiamo apprezzare la bellezza dei disegni che illustrano il testo. Ed ecco:

Un bambino è una persona piccola. E' piccolo solo per un pò, poi diventa grande. Cresce senza neanche farci caso.
...
Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo con idee piccole.

E qui mi si apre un mondo pensando al mio cucciolo che cresce e mi stupisce ogni giorno di più per le cose che fa, le sue idee sono subito azione che mi lasciano a bocca aperta.

Siamo appena alla fine della terza pagina ed io già sono in lacrime per la delicatezza e la realtà con cui vengono raccontati i bambini e la loro visione del grandi.
Ho pensato come al solito, da quando sei diventata mamma, e tien appuntat che spill!! (sono attaccate con gli spilli) ossia lacrima facile e invece... quasi tutte in platea piangevano. Questo per dire che l'autrice e illustratrice Beatrice Alemagna ha creato un albo che arriva dritto al cuore e io, da mamma,  ha potuto appurare quanto reali sono le cose scritte riportandole a quello che vivo quotidianamente con il mio piccolo e riconducendo il pensiero anche alla bambina che era mia sorella e che ho cresciuto, avendo 13 anni in più.

Continuando nella lettura...


I bambini desiderano cose strane: avere le scarpe che brillano, mangiare zucchero filato a colazione, ascoltare la stessa storia tutte le sere.
Anche i grandi hanno strane idee in testa: farsi il bagno tutti i giorni, cucinare i fagiolini al burro, dormire senza il cane giallo. "Ma come si fa?" chiedono i bambini.

E l'albo continua così paragonando le cose dei bambini con quelle dei grandi con una poesia unica. Bisognerebbe leggere una pagina al giorno quanto ci sta da pensare e riflettere sulla ricchezza dei contenuti. E se anche noi grandi, ogni tanto, ricorderemmo il nostro esser stati bambini...

Tutti i bambini sono persone piccole che un giorno cambieranno.
...


Ma che importa pensarci adesso?

I bambini sono bambini e non devono pensare alle cose da grandi a loro bastano occhi gentili e una lucina vicino al letto.

Ho regalato questo libro a mio marito, al padre del mio cucciolo che è sempre presente attivamente e quotidianamente nella nostra vita.

Consiglio di regalare questo libro ai nuovi genitori lasciando perdere regali quali vestitini, sonaglini, ecc.., perché un libro è per sempre e crea un legame forte tra chi lo regala e chi lo riceve.

giovedì 26 settembre 2013

2 anni...

2 anni di amore assoluto
2 anni di felicità
2 anni di gioia
2 anni di allegria
2 anni di meraviglia
2 anni di stupore
2 anni di scoperte

ma anche..

2 anni di corse
2 anni con qualche malanno di troppo
2 anni col finire stremati le giornate
2 anni... ma che importa!

Sono due anni di TE

Buon compleanno amore mio


lunedì 16 settembre 2013

Preparandoci al nuovo anno di nido

Gabriele inizia quest'anno in un nido tutto nuovo, nuova struttura, nuove educatrici e nuovi compagni. La cattiva gestione del nido dello scorso anno ha fatto in modo che la struttura chiudesse con conseguente licenziamento di tutto il personale e trasferimento di tutti i bambini in altri asili. Chiude un asilo nido in zona Laurentina che ospita più di 80 bambini, con una parco verde meraviglioso, giochi e piscina estiva; una struttura che aveva tutte le premesse per durare ma non è stato così perché quando si vuole trarre il massimo profitto con la minima spesa difficilmente le cose vanno. Ed ecco che al minimo intoppo crolla tutto se si è nelle mani di gente che si improvvisa a fare un mestiere che non è il loro, inesperta nella gestione e nei rapporti con il pubblico, gente che chiacchiera tanto, con belle parole, e che butta fumo negli occhi pur di attrarre "clienti", gente che non paga gli stipendi al personale, signore e ragazze in gamba che con tanto amore si prendono cura dei nostri figli, gente il cui unico interesse è far soldi.

Sono indignata da tutto ciò e non sto qui a raccontare lo sdegno che ho provato quando, a giugno, ho appreso la notizia della chiusura della struttura, del trasferimento che alcune mamme, che sapevano in anticipo (omertà anche su questo!), avevano già chiesto per i loro bimbi, del futuro incerto delle educatrici e di tutto il personale ausiliario, quando ormai non c'era più nulla da fare, solo aspettare la comunicazione del nuovo nido dove sarebbe andato Gabriele. A luglio la chiamata che Gabriele e tutta la sua classe (almeno questo) è stato trasferito ad un asilo adiacente ma della stessa gestione. In un secondo momento vengo a sapere che tutto il personale è stato licenziato. Che tristezza! Anche perché mi toccava affidare nuovamente il cucciolo a degli incompetenti!!!

Ma ecco che mi si presenta l'opportunità di un nido che già conoscevo e che mi ha fatto proprio una bella impressione durante la visita della struttura e la presentazione delle attività scolastiche che, oltre al quotidiano, comprendono anche una recita per i genitori e un gita ma anche diverse feste organizzate durante l'anno oltre che a laboratori di musica ed inglese. Con un pò di esitazione, dovuta solo al nuovo contesto che potrebbe creare disagio a Gabriele, decido che questo sarà il nuovo nido del cucciolo.

Ed ora è iniziata questa nuova avventura nella classe dei GRANDI con un'inserimento che durerà più del previsto poiché siamo in un contesto nuovo. Ora il nido è vicino al mio ufficio quindi sono io ad accompagnare Gabriele e mi piange il cuore quando va via da me in lacrime... ma aspetto fuori che si calmi con la sua titta.

E questa domenica ho terminato di preparare il necessario per il nido: bavaglini, asciugamani e grembiulino per la pittura tutto personalizzato con il nome del cucciolo, prima ricamato su tela aida e poi cucito a macchina


potevo fare di meglio, scegliere un font più elaborato, ma il tempo è sempre poco e in un solo giorno non mi si può chiedere di più :)

Ed ecco il mio piccolo questa mattina pronto per l'asilo con il suo bel zainetto regalo di Elica e G.






















Buon anno amore mio!

mercoledì 4 settembre 2013

Il monopattino

Varie peripezie ci hanno portato a cambiare nido e Gabriele è ancora a casa perché nella nuova scuola i bimbi nuovi iniziano una settimana in ritardo. In nostro soccorso è quindi arrivata zia Echica, ex ahahah, con cui Gabriele sta BENISSIMO. Perché? Perché Echica gioca con lui, più di lui, tutto il giorno!
Rientrando a casa con il papà troviamo un nuovo oggetto nel salone: il monopattino. Echica ben pensando che Gabriele ha pochi giocattoli e anche ingombranti, in una casa che non è grandissima, ha regalato al suo nipotino, nonché compariello, un monopattino e in più lo ha edotto all'uso.
Vedendoci, Gabriele tutto fiero ci mostra il nuovo gioco, noi lo incitiamo un pò, e lui sale con il piede sinistro fermo sulla base e il sinistro che si poggia a terra per spingere. Dopo tra spinte si gira verso il papà e dice pingi! con tanto di tono imperativo e testolina che si muove nella direzione in cui vuole andare. Ha già capito tutto!!!

sabato 31 agosto 2013

Chicche di quotidianità - La putta




Il cucciolo a pranzo ha mangiato pasta e fagioli.
Nel pomeriggio è nel soggiorno che gioca con il papà che gli chiede Gabriele hai fatto la cacca?
E lui No putta
:)

domenica 14 luglio 2013

Congedo parentale: istruzione per l'uso

Il congedo parentale è il periodo di astensione facoltativa dal lavoro di cui possono usufruire i genitori fino agli 8 anni di età del loro pargolo. Tutte le notizie sono consultabili sul sito dell'inps nella sezione dedicata al congedo parentale.
Per me, ma penso per tutte le mamme lavoratrici, il congedo parentale è una vera manna dal cielo! Io lo utilizzo per le ferie pianificate poiché le comuni ore di ferie le uso per gli eventi in cui devo assentarmi improvvisamente da lavoro per il piccolo che sta male, per un appuntamento a scuola o, perché no, per trascorrere una inusuale e non preventivata giornata  di svago insieme.
Per erodere lentamente i giorni di congedo a mia disposizione e per non far diminuire molto lo stipendio, intervallo i giorni di congedo a quelli di ferie in modo da non includere sabato e domenica nel conteggio dei giorni di congedo parentale. La circolare inps n.19772, del 18 ottobre 2011, spiega in modo chiaro come fare, con diversi esempi da cui si evince che, se prendi lunedì e venerdì di ferie e martedì, mercoledì e giovedì di congedo, i sabato e le domeniche, poichè ricadono in un periodo di ferie, non sono indennizzabili, nè computabili in conto congedo parentale. Ossia:

  • non indennizzabili: l'inps non li paga al 30% ma è il datore di lavoro che deve pagarli al 100%
  • non computabili: non vengono scalati dai giorni di congedo parentale disponibili

Per comprenderla appieno basta mettersi dal punto di vista dell'inps che cerca di pagare al lavoratore i giorni strettamente necessari lasciando al datore di lavoro il pagamento degli altri. E questo a noi ci fa comodo così lo stipendio non ne risente tanto e consumiamo i giorni di congedo più lentamente.

Ed ecco che quest'anno con 9 giorni di ferie e 12 di congedo riesco a stare tutto il mese di agosto con il mio piccolo. Che meraviglia!

La circolare parla chiaro ma non tutti i datori di lavoro la applicano correttamente quindi è bene informarsi prima con il proprio ufficio del personale e se quello che dicono non è in linea con quanto dice l'inps è bene farglielo notare...
La mia società la interpreta così com'è scritta ma forse perché chi fa i calcoli dei congedi parentali è una neomamma?!?!?

lunedì 8 luglio 2013

Due parole

Gabriele inizia a creare delle frasi e, anche se sono di sole due parole due, è sempre un'emozione sentirlo.

La prima frase che ha detto è mamma ucco: il semplice ucco che mi chiede ogni giorno quando viene a prendermi in ufficio ed entro in macchina è diventato mamma succo (ed è la conferma che per lui in quel momento sono un succo e non una mamma).

Ieri quando gli ho avvicinato il telefono all'orecchio ha detto cia nonna ed è stata la prima volta che ha parlato al telefono invece di ammutolirsi. E la nonna.. ma questo parla proprio!!!   

E questa mattina quando il padre prima di salutarlo all'asilo gli ha chiesto delle chiavi che aveva in mano e lui ha risposto tatte tacca e con grande stupore effettivamente aveva le chiavi in tasca?!?!?!

Facciamo progressi forse perché nell'ultimo bilancio di salute ha capito che il pediatra a due anni, e cioè a settembre, gli avrebbe fatto fare una visita dallo specialista?!??!

sabato 22 giugno 2013

Cuscino allattamento (ma non solo) fai da te

Mi piace molto cucire a macchina e creare piccole cose utili, a volte anche copiando qualcosa che ho visto, ma il cui risultato è bello perché completamente home made!

Per la nascita di Eleonora, la mia prima nipotina, ho creato un cuscino per l'allattamento come quello che ho ricevuto in regalo per Gabriele.

Il materiale:
  • imbottitura per cuscini 
  • tessuto per fodera (ho riciclato un lenzuolo di tela del corredo di mia madre)
  • tessuto per federa
  • chiusura lampo o nastro a strappo
Il cuscino di Gabriele non aveva la fodera quindi quando si è sporcato la prima volta ho dovuto smontarlo tutto per lavare la federa. A quel punto ho creato la fodera sempre con lo stesso lenzuolo di tela, fresco e 'di famiglia'. In quel lenzuolo c'è la storia della nostra famiglia perché fa parte del corredo di nozze che la nonna ha preparato per mamma. E' uno di quei lenzuoli di tela rigidi e ruvidi, che mamma ha ereditato anche dal corredo delle sue sorelle a cui non piacevano, originariamente di colore giallognolo e diventato morbido e bianco dopo i ripetuti lavaggi. In quei lenzuoli siamo stati concepiti. In quei lenzuoli da piccoli venivamo adagiati dopo il bagno per essere asciugati meglio e ancora ricordo quella sensazione di fresco.
Mamma li usa ancora e quelli usurati in qualche punto, dopo ben 38 anni di utilizzo, non li butta ma cerca di dar loro una seconda vita. Uno lo ha dato a me per cucire dei lenzuolini freschi per il lettino di Gabriele ma era ancora lì... ed ecco che l'ho utilizzato per le fodere dei cuscini dei suoi nipotini!


fodera tagliata con bordi arrotondati
fodera cucita e riempita 
cuscino terminato

Questo cuscino è molto comodo e può avere più utilizzi:
  1. prima della nascita può sostenere la pancia della mamma quando dorme sul lato
  2. quello per cui è concepito e quindi come cuscino per l'allattamento
  3. annodato può diventare una poltroncina per il piccolo
uso come poltroncina
Gabriele sulla sua poltroncina (45 giorni)
E mentre mamma cuce il cuscino per la cuginetta, cosa fa Gabriele?!?!?! Gioca con le cose che sta usando mamma!!!!

gioca a calcio con l'imbottitura con tanto di gol gol

prende stoffa e chiusura lampo

indossa il metro come un sarto doc!

impazzisce di gioia quando vede il pedale della macchina per cucire a terra

e giustamente... lo ripone sul tavolo

per poi andare in braccio a mamma ed esplorare questa nuova cosa che vede per la prima volta!

martedì 18 giugno 2013

Benvenuta Eleonora!

Oggi il Signore ha donato alla nostra famiglia una nuova stella


Benvenuta tesoro della zia!

venerdì 14 giugno 2013

Fiocco nascita (veloce) fai da te

La mia nipotina Eleonora, per non rovinare il buon nome delle donne, si fa attendere. La data del parto era una settimana fa, l'8 giugno, ma lei proprio non ne vuole sapere!!!
Chiedo se è tutto pronto e scopro che non ha il fiocco nascita perché ancora si deve acquistare. Poiché non mi piace che abbia un fiocco standard di quelli comprati dove si deve aggiungere solo il nome, decido di crearne uno in poco tempo e con le sole cose che ho in casa visto che domani mattina si parte per Napoli per attendere Eleonora.

Giro in rete e trovo questo carinissimo fiocco nascita ma un pò laborioso per il poco tempo a mia disposizione. Prendo però spunto e da qui ho ingrandito le immagini per creare un fiocco con stoffa, pannolenci e cartoncino dove nulla è cucito ma tutto è assemblato con colla vinilica. Questo il risultato dopo due ore:



A me piace perché si può anche utilizzare come fuoriporta della sua stanzetta!

Il fiocco che ho creato per Gabriele era più elaborato perché il nome l'ho ricamato a punto a croce e solo per questo mi ci sono volute diverse ore di lavoro - ma solo perchè sono lenta :)
Poiché l'idea di preparare un ficco per il mio piccolo mi è venuta quando ormai doveva nascere, ero 5 giorni oltre la data presunta, acquistato il materiale, in due giorni ho ricamato il nome e la notte prima che nascesse, con l'aiuto di zia Tata che l'ha cucito, ho assemblato il tutto. E questo il risultato:



mercoledì 12 giugno 2013

Le associazioni mentali

Non posso ancora credere alle associazioni mentali che fa Gabriele che ha solo 20 mesi e non posso fare a meno di stupimi di quello che vedo.

L'altro giorno, come tutti i giorni, lui ed il papà mi aspettano nella papàmobile fuori l'ufficio. Esco con un collega, che frequentiamo (ma non spesso) perché anche lui ha un bimbo di soli 4 giorni più piccolo di Gabriele, che lo saluta dal finestrino. Gabriele lo guarda, gli sorride e dice Meme? con tono interrogativo, poi ripete Meme? Muu? aprendo le braccia come per dire non c'è?
Subito capisco che cerca Samuele, il suo compagno di giochi, se così si può dire visto che quando sono insieme quasi si ignorano, ma non mi spiego come riesca già a collegare le persone!

Ieri invece, sempre con la papàmobile, vengono a prendermi alla stazione del trenino e per fare in fretta siedo davanti accanto al papà invece di sedere dietro accanto a lui. Lo saluto, lui è contento di vedermi e ride ma dopo pochi metri dice nanna? nanna? Muu? Il padre ed io ci interroghiamo sul perché cerca la nonna che è andata via lo scorso fine settimana... ma il papà, più perspicace, mi dice cerca la nonna che è seduta accanto a lui quando tu sei seduta avanti! Ed è vero!!! Io siedo avanti  in macchina solo quando c'è mamma che viene qui a Roma, tutte le altre volte sono sempre dietro con lui!

E stasera che in casa della vecchina nostra vicina vede un'immagine di Padre Pio e dice nenne! No a mamma non è il nonno, ha la barba come il nonno ma è Padre Pio. E lui ripete e po.

Non me lo spiego, o forse non voglio farlo, perché dovrei rendermi conto che il mio cucciolo sta crescendo, sta diventando grande e, per me, troppo in fretta...

martedì 11 giugno 2013

Una mattina tra mamme blogger


Non mi sento ancora una vera mamma blogger ma quando ho letto dell'evento Amisuradi... blogger organizzato da a misura di mamma sul blog di Federica, dopo averle chiesto se potevo partecipare pur essendo così giovane (come blogger ovviamente!!!) non ho esitato un attimo ad iscrivermi.

Ed eccomi qui sabato mattina a villa Pamphili insieme al mio pargolo ed il suo papà che pazientemente ci ha accompagnati. E' stata l'occasione per conoscere le organizzatrici, Stefania e Giovanna di a misura di mamma che vogliono offrire un aiuto concreto alle famiglie come la ricerca della babysitter, l'organizzazione di feste con laboratori didattici, o l'organizzazione di momenti di svago per le mamme.

Ma soprattutto ho avuto l'opportunità di conoscere tutte queste mamme blogger romane e dare un volto ad alcuni blog che seguo. Ed ecco che alcune blogger che nel mondo virtuale sono spigliate e chiacchierone le vedo silenziose quasi un pò vergognose e invece altre allegre e divertenti come i loro blog.  Alcune si conoscevano già di persona, altre solo tramite i blog ed era bello sentir dire Tu sei XXX quella di YYY.
Io ero un pò in disparte, ho rivisto con piacere Federica e i suoi due bambini, e sono stata per di più ad ascoltare tutte queste nuove amiche.

E i miei due uomini? Hanno giocato e ballato insieme ad altri bambini e ai loro papà ed è stato bello stare insieme a tante persone che pur non conoscendo sembravano familiari.


A misura di mamma ha organizzato l'evento in modo impeccabile con animazione, musica e merenda per tutti. Ad ognuna di noi è stato dato un tesserino identificativo in modo che potessimo conoscerci per nome associando quello del nostro blog. Questo è il mio:



Grazie Stefania e Giovanna!

Ed ora vi presento le mie nuove amiche, ora non più solo virtuali:

  1. Federica
  2. Micaela
  3. Isabella
  4. Valentina
  5. Beatrice
  6. Patrizia
  7. Claudia
  8. Giorgia
  9. Debbie
  10. Rachele
  11. Laura
  12. Daniela
  13. Tiziana
  14. Chiara
  15. Daniela

Da oggi vi seguirò sempre!

lunedì 10 giugno 2013

Corso di cucina per lo svezzamento naturale e la sana alimentazione del bambino

Perché partecipare ad un corso sullo svezzamento naturale se Gabriele ha ormai 20 mesi ed è più che svezzato? Forse la curiosità di quel naturale e di quella sana alimentazione o forse perché mi sento di dover mettere in discussione le mie scelte sullo svezzamento. Ho sentito il bisogno di confrontarmi su una cosa ormai superata, che ho già fatto ma in modo errato o forse non del tutto corretto, ed ecco che con entusiasmo mi sono iscritta al corso.

Quando è arrivato il momento di svezzare Gabriele a 6 mesi, non ho letto libri, non ho fatto ricerche su internet, sentivo pareri diversi e talvolta discordanti tra le mamme e quindi ho fatto la scelta forse più semplice: seguire il pediatra. Tutto quello che ha detto per me è stato legge, l'ho seguito alla lettera sui modi e sui tempi di inserimento degli alimenti, li trovavo 'giusti' e non ho mai osato fare in altro modo. Cosa molto strana questo mio comportarmi da allieva ubbidiente, io che sono di indole ribelle, che cerca sempre il perché, che studia prima di fare, mi sono fidata e affidata ad una persona che sicuramente ne sa più di me in materia di bambini. Abbiamo quindi iniziato con il solo brodo vegetale, poi verdure frullare, poi liofilizzati, poi omogeneizzati. Con lo svezzamento, per far mangiare al mio piccolo cose sane, mi sono avvicinata al mondo del biologico e quindi frutta e verdura solo di stagione. Di qui le scoperte: ma come le zucchine non ci sono tutto l'anno? e nemmeno i pomodori o i peperoni?
Ora un pò di cose le ho imparate e se non prendo proprio tutto al biologico prediligo la filiera corta andando dal contadino che ha il negozietto sotto casa; anche lui non ha tutto sempre, come invece succede al supermercato, e i prodotti durano decisamente di più, indice di freschezza.
Gabriele ha sempre gradito le pappine e gli omogeneizzati ma quando ad un anno abbiamo iniziato con i pezzetti è stato tragico, non ne voleva proprio sapere, nonostante avesse già tutti i denti. Complici forse le tante gastroenteriti che ha preso da quando ha iniziato l'asilo, o forse sentire un sapore reale diverso da quello dell'omogeneizzato, ho visto il mio bimbo mangiare poco e dimagrire. Nato di 4,2 kg, Gabriele ha via via perso tutto il vantaggio che aveva ed ora è un bimbo un pò sottopeso (è al 25% percentile). Chiedevo ai dottori che mi dicevano che si sarebbe abituato pian piano e che non c'era da preoccuparsi quindi sono ritornata a omogeneizzare tutto. Gli omogeneizzati... li ho sempre acquistati, anche questi biologici, e mai fatti con il babycook che mi hanno regalato o meglio, ci ho provato, ma poiché non veniva omogeneizzato a crema come quello che compravo, Gabriele non ha mai gradito e quindi ho subito desistito. Ho deciso di non comprarli più quando ho sentito l'odore, o forse puzza, degli omogeneizzati di pesce, il giorno successivo il mio piccolo mangiava un merluzzo fresco.

Oggi Gabriele mangia tutto a pezzetti ma non è un mangione, adora il pesce e la frutta, gli piace la carne ma non ama la pasta, mangia la verdura a pezzetti da sola, non come minestra, insieme al secondo. Gli propongo sempre prima il secondo con la verdura, poi la pasta ed infine la frutta, che mangia sempre volentieri.

Da questa mia esperienza un pò traumatica sullo svezzamento ho deciso di fare un corso di cucina... meglio tardi che mai! E quindi giovedì pomeriggio fuga dall'ufficio per raggiungere il luogo del corso dalla parte opposta della città. Arrivo con leggero ritardo e trovo tante neomamme, trattandosi di corso di cucina per lo svezzamento..., alcune con bimbi piccolissimi ancora non svezzati, altre che hanno iniziato da pochissimo solo con la frutta, altre che hanno introdotto qualche alimento in più. Ognuna con la propria esperienza, con la propria diversità che ha contribuito a rendere molto piacevole il pomeriggio. Per non parlare poi della dolcezza di Maria Cristina, Ania, Arianna e Daniela che con la loro esperienza ci hanno coinvolte e trasportate in questo nuovo modo di vedere l'alimentazione e la cucina per bambini.

Il corso, organizzato dal Cesto delle Meraviglie, è articolato in tre momenti ed ha come cornice un carinissimo caffè in zona Flaminio.
La chef Maria Cristina ha introdotto il corso ed ha passato la parola ad Arianna che ha illustrato le varie teorie dello svezzamento e ha presentato la figura professionale della Doula come donna che accompagna la mamma fornendole supporto emotivo, informativo e pratico prima e dopo il parto. Mi ha colpito quando ha detto che nello svezzamento il nostro bambino è al centro e va osservato per capire quando è pronto.
Poi la parola è passata a Daniela, biologa nutrizionista, che munita di proiettore ci ha edotto sulla nuova piramide alimentare e ci ha fornito le indicazioni sul corretto bilanciamento di carboidrati, proteine e grassi. Ma ha anche parlato di latte vaccino e di quando introdurlo, quali sono i cibi da usare con moderazione e quali a rischio di reazioni allergiche.
Ed ecco che la chef Maria Cristina ci ha accompagnato nel modo del biologico e della filiera corta puntando sull'importanza della stagionalità di frutta e verdura, sulla riscoperta di legumi e cereali (chinoa, miglio, amaranto, cicerchia, ..) come base di un'alimentazione sana. Ma ci ha anche detto di osare insaporendo con spezie anche le preparazioni dei nostri bambini per una cucina unica adatta a tutta la famiglia!
E poi la chef Ania ci ha accolte in cucina, svelandoci qualche trucchetto e preparando tante cose squisite tra cui un buonissimo pesto di zucchine con cui si può condire la pasta oppure preparare delle lasagne con prosciutto e scamorza.

pesto di zucchine, lasagna al pesto di zucchine, scamorza e prosciutto,  minestra di lenticchie decorticate
l'assaggio

Dimentico i muffin che le cuoche hanno preparato per la merenda! Gioia per gli occhi, delizia per il palato sia i muffin salati con prosciutto e piselli che quelli dolci con carote e zucchero di canna integrale. Indimenticabili!

Tornata a casa, la sera stessa ho osato preparare una minestrina di zucchine tagliate a pezzetti piccoli insaporiti con cipolla e basilico e domenica è stata la volta di una coscia di tacchino, in un leggero soffritto di cipolla e carota a cui ho aggiunto due pomodorini e con il cui sugo ho condito delle pennette spolverizzando poi con del parmigiano. Il risultato? Gabriele ha gradito mangiando tutto con gusto!




lunedì 3 giugno 2013

Chicche di quotidianità - L'aerosol

L'aerosol, l'oggetto più odiato dai bambini, per tutto l'inverno è stato un complemento d'arredo del nostro soggiorno, posizionato in bella mostra sul portariviste accanto al mobile tv. L'abbiamo riposto in primavera quando le cose sembravano andar meglio ed erano quattro settimane di fila che non lo utilizzavamo. Ma ecco che con questi sbalzi di temperatura il piccolo è di nuovo tutto congestionato e quindi l'aerosol è ricomparso sabato mattina.

Gabriele non ama fare l'aerosol e, anche se abbiamo il modello più figo sul mercato che bastano solo 4-5 minuti per nebulizzare tutto, troviamo sempre molto difficile fare quest'operazione che quindi è delegata al papà di solito molto molto più paziente. Mamma prepara l'aerosol e papà convince Gabriele a farlo. In effetti nei mesi invernali ha trovato un buon sistema, ovvero due video sul tablet, mambè e lalalala (auimmauè e cappuccetto rosso), ed il gioco è fatto... era fatto perché ora il piccolo non sembra più attratto dai video e dopo il primo minuto dice baba, baba agitando la manina da sinistra verso destra. Papà prova ancora un pò, poi decide che effettivamente è basta e depone l'arma. Ma mamma non è d'accordo quindi con più convinzione, e meno garbo, prende Gabriele e lo forza a fare l'aerosol. Il piccolo però proprio non ne vuole sapere, piange e continua di dire baba, baba allora papà ritorna nel soggiorno e dice alla mamma ricordi la legge dei decrementi marginali decrescenti? Ecco io mi sono fermato a quel punto. Resto basita per poi scoppiare in una grassa risata.

Detto in parole povere esiste un punto superato il quale aggiungendo un nuovo elemento di input, io, e lasciando invariati gli altri elementi, Gabriele e l'aerosol, l'output prodotto, ossia l'obiettivo di terminare l'aerosol, diminuisce.

venerdì 31 maggio 2013

Come scegliere i 'Primi Libri'


Da mamma che cerca di educare alla lettura il suo piccino mi sono sempre chiesta in base a quali caratteristiche avrei dovuto scegliere i libri per Gabriele durante le fasi della sua crescita. Oggi Gabriele ha 20 mesi e ciò che finora ha guidato la scelta dei libri che ho acquistato è:
  • libri cartonati perché robusti e resistenti, un bimbo piccolo non riesce a controllare la sua forza
  • libri con poche figure in ogni pagina in modo da far soffermare Gabriele su un singolo soggetto 
  • libri dai colori vivaci per attrarre l'attenzione
  • libri sonori per associare un suono alle immagini, il nostro preferito è quello della fattoria
  • libri con cd per ascoltare quello che vediamo e imparare filastrocche e canzoncine
  • istinto materno :)
ma seguo anche le indicazioni sul sito Nati per Leggere.

Oggi, con grande piacere, trovo delle linee guida per la scelta dei primi libri nel progetto Il mio Primo Libro, di Luigi Paladin, scritte come se a parlare fosse il bambino. 
Ed ecco come dovrebbero essere i primi libri:
  1. Un libro sicuro così non mi faccio male e posso tenerlo con me anche quando la mamma non c’è 
  2. Un libro maneggevole e resistente così riesco ad aprire e chiudere le pagine con le mie manine
  3. Un libro facile da pulire e con chiare informazioni d'uso così anche se si sporca mamma e papà leggono di cosa è fatto e capiscono come va pulito
  4. Un libro con tante illustrazioni quelli che preferisco hanno figure ben definite, colori vivaci, ma mi piacciono anche i toni delicati
  5. Un libro a forma di libro così posso diventare un vero lettore come mamma e papà
  6. Un libro con le cose a me vicine così posso rivederle e scoprirne tante altre
  7. Un libro con le azioni che fanno tutti i bambini così posso farle anch'io e raccontarle al mio orsetto
  8. Un libro che lasci il segno così mi verrà voglia di leggere anche da solo tanti libri
  9. Un libro con piccole storie così posso entrare nel mondo magico, sognare e dormire felice
  10. Un libro che faccia sorridere così ci divertiamo quando lo leggiamo insieme 

Dalla mia piccola esperienza trovo queste indicazioni tutte validissime!

martedì 28 maggio 2013

Sincerità



...
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all'eternità
...                                [Sincerità - Arisa]




Queste alcune frasi tratte della canzone Sincerità che Arisa rivolge al suo amato ma che trovo siano vere in tutti i tipi di relazione tra due persone che vogliono fare insieme un percorso di vita. In una relazione sana tra due amici, affinché duri nel tempo, non è necessaria sincerità?!?!?
Eppure non è così o meglio nella maggior parte dei casi non è così. Allora tu ci caschi una volta ma poiché, in genere, sei una persona che si fida ci ricaschi di nuovo e poi dai fiducia un'altra volta ancora ma ti succedere nuovamente.

Questa volta però le premesse erano buone, abbiamo condiviso tanto della nostra vita pre e post matrimoniale e poi, con la nascita dei nostri bimbi, le esperienze da mamma e da papà. Il nostro legame si è rafforzato per un tragico evento ma siamo stati felici di aprire la nostra casa e il nostro cuore, di condividere idee e pensieri. In effetti noi Napoletani siamo così!
Dall'altro lato tanta disponibilità ma fino ad un certo punto, tante cose dette ma anche non tutte, tante facce buone ma mai contrariate - se sei amico condividi anche quello! - tanta sete di sapere... Tutte queste le ho sempre attribuite alla personalità, al modo di essere e di porsi nei confronti della vita, c'è chi si pone in modo positivo e partecipe e chi invece subisce, non prende mai posizione, resta in silenzio e con il capo chino segue il gregge facendosi trasportare dagli eventi della vita.
Ma poi arriva la mazzata, una cosa non detta che fa male, molto male. Ti senti ferita e delusa, ti viene un senso di nausea che davvero ti senti di vomitare e capisci che tutto quello che hai costruito è sparito, è finito, è distrutto.

Vela allentata! Virare a dritta!

Sono certa però di una cosa, che non c'è stata cattiveria... è in linea con il modo di comportarsi, ma a volte è necessario fare un passo in più per correggere dei nostri atteggiamenti sbagliati soprattutto se possono far male ad un amico.

lunedì 27 maggio 2013

Amo chi legge... e Lindo Porcello di Éric Battut


Lindo Porcello è un albo per bambini piccini, cartonato, quadrato e dai bordi arrotondati scritto da Éric Battut, edito da Bohem Press Italia, che vince la prima edizione 2010 di Nati per Leggere per la sezione Libri in Cantiere.

Lindo Porcello è un maialino di un rosa tenue come la pelle di Gabriele  ma ha anche i suoi stessi occhietti vispi e la sua coda a ricciolo è uguale ai ricciolini biondi del mio piccolo.
A prima mattina Lindo Porcello è tutto bello pulito ed inizia la sua giornata piena di attività: mangia la torta, dipinge, gioca con la sabbia e va in bicicletta... ed ecco che si sporca tutto con marmellata, pittura, sabbia e fango!


Ma poi viene la sera, la mamma gli fa il bagnetto e lui ritorna tutto lindo e profumato.


Ma non è la quotidianità di tutti i bambini? Questo è il motivo per cui l'ho acquistato, un modo per descrivere quella routine di cui i bimbi hanno bisogno per essere sereni, un modo per scandire il tempo, quello della pappa, quello del gioco e del divertimento, quello magico del bagnetto prima della nanna...

E il nostro Lindo Porcello, ancora in ottimo stato, è stato il dono di Gabriele alla biblioteca di quartiere per il progetto Amo chi legge...
Ed ecco il mio cucciolo che corre veloce verso la biblioteca, aspetta impaziente  il suo turno, porge il libro ad una bimba che è davanti a noi nel passeggino ma poi questa glielo restituisce (poteva essere un modo diverso di interpretare il progetto).





Ora è il nostro turno, Gabriele porge il libro alla bibliotecaria che dolcemente lo ringrazia ed ecco che il nostro Lindo Porcello ora è di tutti i bimbi del quartiere!


venerdì 24 maggio 2013

Amo chi legge...

Amo chi legge... e gli regalo un libro è il progetto che promuove la lettura dei libri per ragazzi e che si sta svolgendo in tutta Italia da 23 al 27 maggio nell'ambito de Il Maggio dei Libri. Date le bassissime statistiche di libri nuovi disponibili per studente nelle biblioteche scolastiche,  l'Associazione Italiana Editori (AIE) ha deciso di sposare e ampliare il progetto della casa editrice Sinnos  I Libri? Spediamoli a scuola!, promuovendo questo nuovo progetto che coinvolge tutta la filiera del libro ovvero scuole, librerie e biblioteche pubbliche.

La lista I 100 libri imperdibili per ragazzi, stilata da AIE, AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e Nati per leggere, viene considerata da editori e bibliotecari fondamentale all'interno di una biblioteca per ragazzi sia pubblica che scolastica. Questa lista è punto di partenza per scuole e biblioteche, che aderiscono al progetto, per definire una propria lista di libri desiderati per arricchire l'offerta ai propri lettori.

Gli attori del progetto, oltre agli editori, siamo NOI con i nostri figli e quindi anche il mio Gabriele, piccolo lettore, può, anzi deve, partecipare nella sua città: Roma.

E' possibile fare la ricerca delle biblioteche, scuole e librerie che aderiscono al progetto Amo chi legge... nella propria città da questo link. Con un pò di rammarico non ho però trovato le Biblioteche di Roma come aderenti al progetto forse perché contano tanti volumi e quindi non hanno bisogno di donazioni. Ho comunque chiesto informazioni inviando una mail e mi hanno prontamente risposto che la partecipazione di Biblioteche di Roma (in particolare della Biblioteca Europea) all'iniziativa dell’AIE ha come destinazione la Biblioteca di Lampedusa per bambini italiani e bambini migranti in quanto rientra nel progetto internazionale Libri senza parole. Destinazione Lampedusa
Per aderire ad Amo chi legge... nella città di Roma è necessario acquistare presso la libreria Arion Esposizioni (questa mi viene indicata nella mail ma forse in tutto il circuito Arion Roma) libri per ragazzi e questi arriveranno direttamente a Lampedusa!
Ma non solo... a Roma ci sono 7 biblioteche scolastiche - di cui una è quella del nido del carcere di Rebibbia - che chiedono il nostro contributo, ognuna di esse è gemellata con una libreria e quindi è sufficiente recarsi in una di queste librerie, acquistare un libro per ragazzi presente nella lista della scuola e questo gli sarà recapitato direttamente. Bello no?

Inoltre, per festeggiare Il Maggio dei Libri, dal 23 al 27 maggio è possibile usufruire di uno sconto del 20% in tutte le librerie non solo sui titoli per ragazzi.

E se vogliamo partecipare al progetto Amo chi legge... ma non abbiamo nelle vicinanze una libreria gemellata con una scuola o una biblioteca? Spazio alla fantasia con l'obiettivo di diffondere la lettura dei libri tra i bambini e ragazzi!!!

Noi lo abbiamo fatto così!

martedì 21 maggio 2013

Chicche di quotidianità - Come la coperta di Linus

Sono in cucina che preparo la cena e sento Gabriele che ride a crepapelle e il papà che dice non mi tirare non mi tirare non mi tirare....



Gabriele ha trascinato il papà dalla stanzetta al soggiorno come Linus fa con la sua coperta... c'è solo un bel pò di differenza di peso!

lunedì 20 maggio 2013

Stirare tutto in 35 minuti alla settimana

Come mamma lavoratrice trovo sempre difficile dedicarmi alle faccende domestiche, da una parte per l'effettiva mancanza di tempo poiché lavorando a tempo pieno non sono mai a casa prima delle 18 ma soprattutto perché penso sia proprio tempo sprecato!
Poiché però alcune cose vanno fatte per forza ecco allora che sperimento ed escogito trucchi per fare tutto in modo decente nel meno tempo possibile. Da premettere che se è possibile svincolarsi e affidare ad altri la gestione della casa meglio così, si guadagna tempo e salute. Nel mio caso sono ancora io ad occuparmi di tutto in casa e quindi mi ingegno come posso.

Stirare è forse la cosa più odiata tra le faccende domestiche ed ho trovato diversi post in cui addirittura si spiega come smettere di stirare. Io non ce la faccio, sarà che sono una maniaca dell'ordine (solo per gli indumenti!) ma sono una di quelle che stira tutto tranne mutande e calzini, il resto passa tutto sotto il ferro. In famiglia siamo in tre e con il piccolo a cui è necessario almeno un cambio al giorno, non faccio mai meno di 3-4 lavatrici alla settimana.
Stiro una sola volta alla settimana e in 35 max. 45 minuti riesco a finire tutti i panni. Non dedico più tempo perché penso non ne valga la pena, appena indossata una camicia, una maglietta o un pantalone si sgualcisce, e poi ho ben altro da fare!

Le mie regole per stirare velocemente sono poche e semplici e la prima, fondamentale, è dotarsi di un ferro con caldaia esterna a vapore e utilizzare tanto vapore durante la stiratura. Mentre il ferro raggiunge la temperatura suddividere gli indumenti nelle diverse tipologie (magliette, camicie, pantaloni, asciugamani, vestiti piccolo, ...) questo aiuta a velocizzare la stiratura come in una catena di montaggio dove la divisione dei compiti in un'unica mansione specifica da ripetere ininterrottamente aumenta notevolmente la produzione. Piegare asciugamani, strofinacci,  tovaglie e lenzuola - mi viene da chiamarle cose quadrate - così come vengono riposte nel cassetto perché è sufficiente stirarle con tanto vapore solo alle due superfici  (per tovaglie e lenzuola stiro anche la superficie interna). Piegare mutande e accoppiare calzini, non uso stirarli e quindi li ripongo direttamente.
Ora il ferro è pronto, inizio a stirare le cose quadrate, semplici e voluminose, e i vestiti del piccolo. Sono trascorsi 10 minuti, e mi sembra di essere già a metà del lavoro! Prima di continuare ripongo quanto stirato nelle relative stanze, non nei cassetti dove è necessario attende qualche ora, per allontanarmi da tutto questo vapore... Poi passo a stirare magliette e pantaloni ed altri 15 minuti sono passati. Ora tocca alle camicie che vanno stirate bene... ho cronometrato che ci vogliono 3 minuti per stirare una camicia e 1-2 per piegarla - a casa nostra le camicie del papà vanno piegate mentre le mie no.
La variabilità del tempo dedicata all'attività dipende molto da numero di camicie da stirare ma assicuro che in 35 minuti si stira tutto quanto, massimo 45 minuti se ci sono più camicie...
Ahh dimenticavo di dire che il tempo parte da quando il ferro è pronto ad essere utilizzato o meglio dal primo getto di vapore! Provare per credere!

domenica 19 maggio 2013

Scatola portagiochi

E' da un pò di tempo che volevo trovare un contenitore per i binari del primo trenino in legno di Gabriele e per i pezzi della pista lunare per evitare di trovarli sempre in giro sparsi per casa e doverli cercare a destra e sinistra quando dobbiamo giocare.

Oggi, approfittando che il papà ha preparato il pranzo, ho riciclato una scatola di fette biscottate decorandola con carta da regalo. Ecco il risultato:




Per realizzarla ho utilizzato:
  • scatola
  • foglio carta da regalo
  • colla vinilica, pennello e forbici

Una volta ricoperta la scatola con la carta regalo e fatta asciugare per circa un'ora, per renderla lucida e creare un film protettivo per la carta l'ho spennellata nuovamente con la colla diluita con acqua.

Semplice e veloce questa scatola può anche essere utilizzata come confezione regalo utilizzando la carta più idonea all'occasione.

mercoledì 15 maggio 2013

Io mamma in 'La mamma' di F.Sanna




Per la festa della mamma ci siamo regalati La mamma di Alessandro Sanna della collana per piccolissimi Ullallà di Emme Edizioni. Si tratta di un libro cartonato dai bordi arrotondati dove diverse coppie di animali madre-figlio si susseguono tra le pagine bianche, che fanno risaltare la scena, compiendo i gesti affettuosi di mamma nei confronti dei loro piccini.
Il testo, come per tutti i libri per bambini, è minimo - ma si sa che a loro bastano le immagini per spaziare nel mondo della fantasia (come sarebbe bello se fosse così anche per noi 'grandi'!!!) - ma chiaro e profondo.
Il tutto è corredato da un gioco di pagine con i buchi e quindi in una prima pagina si vede solo la mamma con  un buco nelle pancia, richiamo della gestazione, attraverso il quale si intravede il piccolo e nella seconda pagina si vede il profilo o un particolare della mamma ed il figlio che si guardano o toccano con una dolcezza e delicatezza tale che solo un amore mamma-figlio permette.

Ed ecco che mi immedesimo in tutte queste mamme e mi ritorna alla mente il mio essere mamma.


Come la mamma orso... quando Gabriele era neonato stavo ore ad annusarlo per sentire il suo profumo di latte, ora lo annuso per il profumo della sua pelle quando si sveglia al mattino, quando lo rivedo dopo l'asilo, quando va a dormire dopo il bagnetto e... gli annuso il sederino per capire se...




Come la mamma zebra... quante volte resto immobile a guardarlo mentre dorme contemplando il suo essere e quante volte mi sono persa nel suo sguardo...




Come la mamma lupo... ascolto il suo respiro nella notte, ascolto i suoi gesti che mi vogliono dire qualcosa, ascolto le sue parole non parole per interpretare quello che vuole...





Proprio come la leonessa, penso a quando bagno il mio dito con la saliva per eliminargli i residui di cibo se non ho a disposizione altro...



Come la mamma scimmia... lo prendo sempre, mi piace tenere in braccio Gabriele e coccolarlo. Quando era piccolo, ed ero a casa con lui tutto il giorno, non mi sono mai privata di prenderlo in braccio perché 'prende il vizio!', mi dicevo che qui momenti non sarebbero più ritornati... ed è verissimo!
E gli predo la mano, la sera, dal suo lettino per farlo addormentare (e a volte mi addormento anch'io).


Come la mamma pipistrello nel cui ventre si vede nitido il suo piccolo... ho sognato il mio cucciolo da sempre, ancor prima che nascesse, ed ora è nella mia vita così come nei miei sogni, anche quelli ad occhi aperti dove immagino la nostra vita insieme fino al giorno in cui da solo spiccherà il volo...