giovedì 5 giugno 2014

Freneticamente

Viviamo una vita frenetica. Ogni giorno la stessa routine. Sveglia alle 6, esci di casa alle 7 e 40 (se ti va bene), porta il bimbo al nido, vai al lavoro, esci alle 17 (se ti va bene), prendi il bimbo al nido, arriva a casa alle 18 (se ti va benissimo), prepara la cena, organizza la giornata successiva e vai a letto. E il giorno dopo si ricomincia... senza contare la spesa che si fa in pausa pranzo per ottimizzare il tempo, le pulizie di casa che si fanno a prima mattina perché la sera si è troppo stanchi, le lavatrici, i panni da stirare, stirare stirare... e qualche volta c'è una visita, magari anche un'estetista?!?!?, e devi fare i salti mortali per incastrarla...
Se poi anche il lavoro non è ben organizzato e anche lì non fai altro che saltare da una cosa all'altra come una trottola... diciamo che stai un pò inguaiata
E vivi anelando il fine settimana per riposarti, ma solo mentalmente, perché fisicamente ti stanchi il doppio ma è bello così. Il cucciolo ha necessità di uscire e di andare in giro soprattutto ora che le giornate sono belle e poi... si sta tutti e tre insieme!

Poi un giorno tutto si ferma e senti una voce che dice... (premetto che odio qualsiasi forma di linguaggio volgare e soprattutto l'uso smodato della la parola cazzo, che ormai è un'intercalare, ma che risulta essere davvero tanto volgare alle mie orecchie soprattutto se detto da una signora). E allora la voce dice... ma dove belìn corri? ma perchè belìn corri?  
E tu vorresti rispondere ma ti rendi conto che, in effetti, potevi lasciare gli altri correre e tu andare più lentamente. Ma cerchi comunque di giustificarti dicendo che tu purtroppo non te ne accorgevi, prima non ti accorgevi di correre tanto...
Ma giustificazioni non ce ne sono, la voce ha ragione!
E allora cosa fai?
Nulla, freni di botto e inizi una vita diversa, lontana da un mondo che continua la sua folle corsa.

1 commento:

  1. cara mamma riccia, sono capitata qui perchè ti avevo intravisto su twitter e questo post mi ha fato rivivere la mia vita da mamma pendolare..era una vera fatica. non mi piace lamentarmi ma il tuo pensiero sulla fretta mi ha proprio portato indietro a un periodo della mia vita davvero duro , ora la mia situazione è un pò cambiata ma non scorderò mai l'ansia di allattare la piccola baby , affidarla al babbo cmq bravissimo che la portava al nido e correre poi in stazione per prendere il treno delle 7.15 ora che mi sveglio un pochino più tardi 7.16 prima alle 6.30 e posso vestire con calma la piccolina e portarla io !! mi sembra un vero e proprio privilegio! un abbraccio

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